martedì 27 novembre 2018

LIBRI CHE MATURANO CON NOI



Ci sono libri che riletti ad anni di distanza ci fanno vedere la realtà  sotto un'angolazione del tutto diversa e ci aiutano a maturare come persone

È il caso del libro di Leo Buscaglia "Vivere amare e capirsi" 


In questo nuovo momento cruciale e difficile della mia vita di mamma mi è di conforto rileggerlo, dopo che mi ha aiutato a superare altri momenti importanti e problematici della mia vita di donna, moglie e insegnante.
In particolare mi ha colpito la riflessione a pag. 50 che dedico a tutti i genitori e ...ai loro  figli con cui hanno un rapporto conflittuale.

<< Qualche volta, qualcuno si ribella e dice: «No! Non voglio diventare quello che vuoi tu. Io sono così e così resterò. Io voglio diventare ciò che sono». A volte mi domando: per quanto ci ribelliamo, siamo veramente ciò che siamo, o siamo soltanto ciò che ci dicono che siamo? Come insegnanti e psicologi, sappiamo che a essere umani s'impara...ma chi sono i nostri maestri? I nostri primi maestri sono i nostri genitori, i nostri familiari. Se non siamo più bambini, non possiamo dare la colpa ai genitori e ai familiari, perché essi sono soltanto esseri umani come tutti gli altri. Hanno i loro problemi, le loro fragilità, la loro forza e le loro debolezze. Ci hanno insegnato solo ciò che sanno. Voi sarete finalmente adulti soltanto quando potrete rivolgervi all'uomo che è vostro padre o alla donna che è vostra madre e dire: " Sai, nonostante tutti i tuoi difetti, ti voglio bene">>

Leo (Felice Leonardo)  Buscaglia è stato un professore ed uno scrittore italo-americano. Nato a Los Angeles da genitori italiani emigrati in America, è stato il primo ad istituire un corso universitario sull'amore. Tenne lezioni negli ambienti accademici, in particolare alla University of Southern California, e raccolse molti dei suoi concetti  in numerosi libri. La sua carriera gli valse il titolo di "professore dell'amore" 




domenica 13 maggio 2018

PER LA MIA MAMMA ROSA



Rititì lo vuoi saper tu
Che cosa è una mamma? Nessuno,
nessuno dei bimbi lo sa.
Un bimbo nasce e… va,
lo sanno, ma forse, ma tardi,
quelli che non l’hanno più.
Rititì, che pensi e mi guardi,
Rititì lo vuoi saper tu?

Una mamma è come un albero grande
che tutti i suoi frutti dà:
per quanti gliene domandi
sempre uno ne troverà.
Ti dà il frutto, il fiore e la foglia,
per te di tutto si spoglia,
anche i rami si toglierà.
Una mamma è come un albero grande.
Una mamma è come una sorgente.
Più ne toglie acqua e più ne getta.
Nel suo fondo non vedi belletta:
sempre fresca, sempre lucente,
nell’ombra e nel sole è corrente.
Non sgorga che per dissetarti,
se arrivi ride, piange se parti.
Una mamma è come una sorgente.

Una mamma è come il mare.
Non c’è tesori che non nasconda,
continuamente con l’onda ti culla
e ti viene a baciare.
Con la ferita più profonda
non potrai farlo sanguinare,
subito ritorna ad azzurreggiare.
Una mamma è come il mare.

Una mamma è questo mistero:
tutto comprende, tutto perdona,
tutto soffre, tutto dona,
non coglie fiore per la sua corona.
Puoi passare da lei come straniero,
puoi farle male in tutta la persona.
Ti dirà: "Buon cammin, bel cavaliero!"
Una mamma è questo mistero.


Francesco Pastonchi