mercoledì 30 agosto 2017

La sabbia di don Miguel (By Gabriele Chiesa)



Ci sono madri e padri che passano senza lasciar seme del loro corpo perché hanno seminato con l’anima. Semi da cui germogliano innumerevoli figlie e figli che continuano a seminare.
«Chiunque avrà lasciato case, o fratelli, o sorelle, o padre, o madre, o figli, o campi per il mio nome, riceverà cento volte tanto e avrà in eredità la vita eterna». Dunque non case, figli e campi in un remoto ignoto aldilà, ma qui tra noi nella vita terrena.
Don Miguel è il sacerdote salesiano che ha sposato Luigina e me. Padre e persino madre di tante persone che oggi, nel giorno in cui è passato a pienezza di vita, gli rivolgono un pensiero ed una preghiera. Don Miguel lascia una grande eredità d’amore.
Nella casa che abito restano anche due suoi doni fisici concreti. Due segni: un registratore ed una clessidra.
Ora sono i nostri nipoti che prendono e voltano quella clessidra per stare a contemplare la sabbia che scorre. Bisogna che le mani girino perché la sabbia torni a scorrere. Bisogna che le mani agiscano perché le parole e le azioni girino e l’amore continui a scorrere 



Don Miguel recita la domanda del fatidico sì. 
Di spalle Don Vico Baldini,
La clessidra dono di Don Miguel                                   

sabato 26 agosto 2017

QUANDO DAVANTI TI SI APRE UNA NUOVA VITA



Quando si raffaccia lo spettro del cancro la paura, l'angoscia e la depressione ricominciano inevitabilmente a fare capolino, malgrado le rassicurazioni, l'affetto di familiari, parenti ed amici ed i progetti non ancora completamente realizzati che hai fatto per combatterlo e vincerlo la prima volta. Ma quando arriva, dopo 20 giorni, la diagnosi negativa, la vita ti riesplode dentro e vorresti urlare e trasmettere a tutti la tua gioia e la tua riconoscenza a chi ti ha risparmiato ancora una volta, a chi ha contribuito perché ciò accadesse e a farti sentire ulteriormente motivata a portare a termine i vecchi progetti e realizzarne di nuovi.