domenica 27 gennaio 2013

Giornata di riflessione


Vorrei che oggi, domani e sempre fosse una giornata di riflessione su ogni tipo di discriminazione e razzismo, di ieri e di oggi e non un giorno in cui persone di ogni credo religioso e politico trovano un punto di unione solo per discriminarne altre.

sabato 26 gennaio 2013

Un nuovo libro per continuare a credere nella vita

Con questo post voglio dare  il mio piccolo contributo alla mia instancabile amica blogger JASNA per divulgare una nuova iniziativa cui ha collaborato, prima con la sua esperienza, sfociata nella pubblicazione del suo libro LA FORZA DELLA VITA  e ora con la promozione di questa bellissima favola 

C'ERA UNA VOLTA UN DELFINO PICCOLO PICCOLO,

frutto del felice risultato dell'incontro fra TINCONTRO – Associazione Genitori per la Neonatologia, il Reparto di Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale Ospedale Del Ponte e Carthusia Edizioni, casa editrice per ragazzi dall'elevata progettualità, che dimostra quante persone altruiste e generose ci siano ancora  in questo nostro Paese, disposte a dare il loro contributo alla sua rinascita e a donare un sorriso e una speranza a chi lotta per la vita.

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E' la storia della nascita improvvisa, prematura, di un piccolo delfino... della paura di mamma e papà, dello sgomento del gruppo e dell'incontro con chi li può aiutare nella lotta per la vita.

Attraverso la metafora della favola il libro traccia con chiarezza un percorso che pochi conoscono, che può essere così compreso in tutte le sue vorticose emozioni. Il libro vuole essere uno strumento per i genitori per poter raccontare e raccontarsi un'esperienza dolorosa e difficile da metabolizzare, ma anche per far prendere loro consapevolezza dell'enorme valore terapeutico dell'amore di mamma e papà e della loro vicinanza fin dai primissimi attimi di vita di un bambino prematuro.

Alla fine della storia illustrata, 4 pagine di Diario di viaggio dedicate ai genitori vogliono essere uno spunto per fermare il ricordo di un'esperienza che non vuole essere rimossa ma vissuta e condivisa con amore, come un racconto da ascoltare.

C'era una volta un delfino piccolo piccolo è il risultato del percorso fatto da un appassionato gruppo di lavoro del quale hanno fatto parte i genitori dell'Associazione TINCONTRO, le infermiere e i medici del Reparto di Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale Ospedale Del Ponte, gli autori e lo staff di Carthusia: è nata così la delicata ed emozionante storia di paura e coraggio scritta da Emanuela Nava, famosa scrittrice per bambini e ragazzi, arricchita dalle coinvolgenti e forti illustrazioni di Giulia Re.

Come tutti i titoli della Collana "Storie al quadrato", anche "C'era una volta un delfino piccolo piccolo" prende l'avvio dalla necessità di realizzare un libro che attraverso il linguaggio metaforico della fiaba aiuti grandi e piccoli ad affrontare, in modo leggero e delicato, temi e percorsi spesso dolorosi e difficili. In questo caso l'esigenza è nata da Giulia, l'illustratrice della storia, che per esperienza personale aveva sentito la mancanza di uno strumento di comunicazione e di relazione rivolto alle mamme e ai papà che vivono la nascita di un figlio prematuro.

Grazie al sostegno di TINCONTRO- Associazione Genitori per la Neonatologia – Varese che ha collaborato attivamente al progetto, è stato possibile realizzare 1.500 copie del volume in edizione speciale e personalizzata, da distribuire gratuitamente ai genitori dell’Associazione e del Reparto di Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale Ospedale del Ponte, al suo interno è inserito anche un pieghevole illustrato che racconta il senso, il percorso e lo sviluppo del progetto editoriale e offre ai genitori e agli operatori, nuovi spunti di riflessione.

Dal 24 gennaio 2013 il volume è distribuito nelle librerie dell'intero territorio nazionale con prezzo di copertina di € 15,90. Una parte delle royalties sul venduto andranno a TINCONTRO a sostegno dei loro progetti.

martedì 22 gennaio 2013

Errori necessari




Sì, gli errori sono un male necessario, perché spesso sono loro a determinare il nostro destino e a dare senso alla nostra vita....Non sempre ci rendiamo subito conto di averli commessi e perseveriamo nell'errore, fiduciosi della scelta fatta. Tuttavia a volte è necessario invertire la rotta per cambiare noi stessi e diventare ciò che vogliamo essere  ... All'inizio ci troviamo smarriti, ma poi ritroviamo il coraggio e la forza per andare avanti per la nuova strada e siamo contenti del cambiamento. Tutto cambia del resto: le stagioni, le città, la gente ....       
Molte persone entrano nella nostra vita e poi ne escono a volte senza un perché, ma è confortante sapere che coloro e le cose che amiamo rimangono per sempre impressi nel nostro cuore.

giovedì 17 gennaio 2013

Profumi e ...pensieri

Adoro il profumo delle arance appena sbucciate, ma se penso che quella che sto per mangiare è il frutto della schiavitù di un uomo, non riesco più a gustarla come un tempo ;( 

domenica 6 gennaio 2013

Befane o Principesse?

 Ho ricevuto tramite Gabriele, da un'amica FB, questo simpatico suggerimento che giro alle mie amiche blogger e a Elena, mia nipote:

"A coloro che ci invieranno gli auguri per la Befana rispondiamo così:
... non siamo befane, siamo principesse e le principesse non piangono per nulla. Quando il nostro cuore è triste andiamo avanti, quando sentiamo di essere cadute non restiamo a terra, ci alziamo sempre e comunque! Sappiamo amare, stimare ... insomma valiamo oro... :) e quando ti dicono "Non sei quello di cui ho bisogno" rispondi "No perchè sono molto di più di quello che cercavi!"

Grazie Marzia!

mercoledì 2 gennaio 2013

A Diego per i suoi 18 anni compiuti ieri


Dal monologo finale  del film "The Big Kahuna" di John Swanbech

"Goditi potere e bellezza della tua gioventù.
Non ci pensare.
Il potere di bellezza e gioventù lo capirai solo una volta appassite.
Ma credimi tra vent'anni guarderai quelle tue vecchie foto.
E in un modo che non puoi immaginare adesso.
Quante possibilità avevi di fronte e che aspetto magnifico avevi!
Non eri per niente grasso come ti sembrava.
Non preoccuparti del futuro.
Oppure preoccupati, ma sapendo che questo ti aiuta quanto masticare un chewing-gum per risolvere un'equazione algebrica.
I veri problemi della vita saranno sicuramente cose che non t'erano mai passate per la mente.
Di quelle che ti pigliano di sorpresa alle quattro di un pigro martedì pomeriggio.
Fa' una cosa, ogni giorno che sei spaventato.
Canta.
Non esser crudele col cuore degli altri.
Non tollerare la gente che è crudele col tuo.
Lavati i denti.
Non perder tempo con l'invidia.
A volte sei in testa.
A volte resti indietro.
La corsa è lunga e alla fine è solo con te stesso.
Ricorda i complimenti che ricevi, scordati gli insulti.
Se ci riesci veramente dimmi come si fa.
Conserva tutte le vecchie lettere d'amore, butta i vecchi estratti conto.
Rilassati.
Non sentirti in colpa se non sai cosa vuoi fare della tua vita.
Le persone più interessanti che conosco, a ventidue anni non sapevano che fare della loro vita.
I quarantenni più interessanti che conosco ancora non lo sanno.
Prendi molto calcio.
Sii gentile con le tue ginocchia, quando saranno partite ti mancheranno.
Forse ti sposerai o forse no.
Forse avrai figli o forse no.
Forse divorzierai a quarant'anni.
Forse ballerai con lei al settantacinquesimo anniversario di matrimonio.
Comunque vada, non congratularti troppo con te stesso, ma non rimproverarti neanche.
Le tue scelte sono scommesse.
Come quelle di chiunque altro.
Goditi il tuo corpo.
Usalo in tutti i modi che puoi.
Senza paura e senza temere quel che pensa la gente.
È il più grande strumento che potrai mai avere.
Balla.
Anche se il solo posto che hai per farlo è il tuo soggiorno.
Leggi le istruzioni, anche se poi non le seguirai.
Non leggere le riviste di bellezza.
Ti faranno solo sentire orrendo.
Cerca di conoscere i tuoi genitori.
Non puoi sapere quando se ne andranno per sempre.
Tratta bene i tuoi fratelli.
Sono il migliore legame con il passato e quelli che più probabilmente avranno cura di te in futuro.
Renditi conto che gli amici vanno e vengono.
Ma alcuni, i più preziosi, rimarranno.
Datti da fare per colmare le distanze geografiche e di stili di vita, perché più diventi vecchio, più hai bisogno delle persone che conoscevi da giovane.
Vivi a New York per un po', ma lasciala prima che ti indurisca.
Vivi anche in California per un po', ma lasciala prima che ti rammollisca.
Non fare pasticci coi capelli, se no quando avrai quarant'anni sembreranno di un ottantacinquenne.
Sii cauto nell'accettare consigli, ma sii paziente con chi li dispensa.
I consigli sono una forma di nostalgia. Dispensarli è un modo di ripescare il passato dal dimenticatoio, ripulirlo, passare la vernice sulle parti più brutte e riciclarlo per più di quel che valga.
Ma accetta il consiglio... per questa volta"

Grazie a te e al tuo amico mago per aver reso il mio Capodanno  più allegro
zia Luigina