lunedì 27 febbraio 2012

Credere nei sogni è il primo passo per realizzarli

Chi mi segue dal mio esordio nel mondo dei blogger forse si ricorderà di Fabio, di cui ho parlato in uno dei miei primi post dal titolo Una persona straordinaria  Allora aveva iniziato a scrivere il suo primo romanzo, ma molti eventi dolorosi, fra cui la perdita del suo babbo, sembravano avergli fatto accantonare il suo sogno. Pur non frequentando più molto il forum dove l'ho conosciuto, non ci siamo mai persi di vista e ogni tanto lo provocavo chiedendogli quando avrei potuto comperare il suo primo libro e dire a tutti che io avevo avuto il privilegio di conoscerlo prima che diventasse uno scrittore di successo. 
E' stato perciò una piacevole sorpresa quando mi ha mandato da "correggere" il romanzo finito e pronto da dare alle stampe, raccomandandomi di essere severissima. 
Era il periodo molto triste in cui stavo assistendo la mia mamma e leggerlo mi è servito per distogliere la mia mente dai pensieri tristi che mi assalivano, perché è riuscito a trasmettermi le emozioni, le sensazioni e i sentimenti che ha vissuto e ha provato lui nel momento stesso in cui li rievocava scrivendo.


"La cicala"  è il titolo di questo suo romanzo d'esordio: una storia, vagamente autobiografica, lunga quindici anni, fra speranza e amore, sofferenze e soddisfazioni, anni di continue lotte contro il destino. Una grave malattia, che poco alla volta ti toglie la possibilità di fare molte cose, diventa l’occasione per godere appieno di tutto quello che l’esistenza può ancora offrire. Se lo assecondi, il destino si piegherà alla tua volontà e le cose torneranno ad essere più semplici. 
La copertina del libro di Fabio

La storia prende spunto dalla malattia genetica con cui Fabio combatte da quasi vent’anni. Diplomato al Liceo Classico Raffaello di Urbino, laureato in giurisprudenza, appassionato di letteratura fin dall’infanzia, nel 1993 scopre di essere afflitto da ALD, la malattia genetica trattata nel film L’olio di Lorenzo. Un percorso che lo porta fino alla sedia a rotelle, senza impedirgli di costruirsi una vita “normale”. 


Se volete sapere qualcosa di più di lui potete cliccare QUI e curiosare nel suo nuovo sito.
Sono veramente commossa per aver avuto l'onore e il privilegio di veder nascere questo suo sogno e di vederlo realizzarsi. 
In questi momenti di crisi di valori per i nostri giovani Fabio dà a tutti una bella lezione di vita e una carica di speranza anche a chi la speranza crede di averla persa. 


P.S. Nella barra laterale del blog cliccando sull'icona della copertina troverete il sito dove potrete acquistare questo libro online, ma che presto troverete anche nelle migliori librerie.
Troverete finalmente anche l'ebook del nuovo libro di storia della fotografia di Gabriele Chiesa e Paolo Gosio, anche questo realizzazione di un sogno iniziato qualche anno fa.


DA OGGI 6 MARZO 2012 è in vendita online su youcanprint. it anche la versione cartacea del nuovo libro di  storia della fotografia di Gabriele Chiesa e Paolo Gosio 

sabato 18 febbraio 2012

Tutte le mamme diventano stelle

La mia mamma, con la sua morte, ha compiuto un piccolo miracolo. Nelle giornate trascorse nella saletta della camera ardente è riuscita a radunare, come se fosse la sua festa, una quantità incredibile di persone che si sono avvicendate a darle l'ultimo saluto: parenti, amici, vicini di casa, conoscenti, suoi clienti, molti dei quali non la vedevano da tempo. Ognuno di loro mi ha raccontato un suo ricordo personale, uno più bello dell'altro, spesso divertente che mi ha fatto conoscere episodi che non conoscevo e mi ha dimostrato, una volta di più, quanto sia stata amata non solo da noi figli. Questo ha contribuito a mitigare il nostro dolore e a farci capire che lei continuerà a vivere nei cuori di tanti, dove ha lasciato un segno indelebile. Sembrava perfino che sentisse tutto quello che dicevamo e sorridesse anche lei, felice di aver contribuito a farci sentire più uniti, riallacciando rapporti che sembravano persi o indeboliti. Sono sicura però che il sorriso migliore lo ha riservato alla mia adorata nipotina Francesca quando, a mamma Laura, che le spiegava che ora bisnonna Rosy era in cielo e la guardava da lassù, ha esclamato   "Ma allora è diventata una stella!" 



Ed eccola che ti sorride, perché, come recita la preghiera piena di speranza, letta stamane al termine del rito funebre:

Al termine della strada 
Non c'è la strada,
ma il traguardo
Al termine della scalata, 
non c'è la scalata, 
ma la sommità
Al termine della notte,
non c'è la notte,
ma l'aurora.
Al termine dell'Inverno,
non c'è l'Inverno, 
ma la Primavera.
Al termine della disperazione,
non c'è la disperazione,
ma la speranza.
Al termine della morte,
non c'è la morte,
ma la vita.
Al termine dell'umanità.
non c'è l'uomo,
ma l'Uomo-Dio
Joseph Folliet

Anche la cara amica e poetessa bresciana Elena Alberti Nulli nella commovente poesia che le ha dedicato rinnova lo stesso messaggio

Mater dulcissima

Recitiamo a memoria
il suo volto di madre:
piccolo e bianco
nel bianco odore di cenere
dei lenzuoli.
La verità di morire
la vestono di nero
gli altri
ma Lei passò la sponda
a piedi scalzi,
con le ali di pizzo
al collo e ai polsi.
Nella stanza il dolore
di una carezza ultima
e la sua voce un grido
"No, mioddio,
non piangete, figli,
che muoio un’altra volta,
se piangete!”
Nostra madre
la tua
tutte le madri
tengono alta per noi
una lanterna
forse la luna
dove noi stiamo andando
ogni minuto
sempre più vicino
sempre più vicino
sempre più vicino
sempre più vicino
sempre più vicino

Elena Alberti Nulli


UN SORRISO DAL CIELO (by JASNA)



lunedì 13 febbraio 2012

Quando la morte....

Quando la morte bussa alla tua porta,
fuori la vita può attendere.
A volte entra come una furia
e abbatte con una forza inaudita
anche la porta chiusa con cento mandate
e con un colpo secco
sradica tutto l'albero che sembrava più forte,
senza lasciare a chi resta
neanche il tempo di piangere.
Altre volte fa una visita preventiva, inattesa:
stacca  un ramo secco o malato
e se ne va con un ghigno ed un "arrivederci".
Altre volte ancora entra nella tua casa di soppiatto
e non ha fretta di andarsene,
ma falcia e affastella, con sadico piacere, ad uno ad uno
i fiori, le foglie, i frutti e i rami malati
che tu cerchi di rianimare con le tue lacrime.
E non si lascia intenerire, ma continua a potare
fino all'ultimo respiro della persona a te cara,
bruciando ogni tua speranza