martedì 27 ottobre 2009

Elisir di giovinezza per chi ha bisogno di ..tirarsi un po' sù


Non c'è tanto da stare allegri in questo periodo di " vacche magre", con l'economia che va a rotoli, l'epidemia d'influenza dilagante, la scuola che sembra aver esaurito il suo compito e i nostri politici che non trovano di meglio che rinfacciarsi a vicenda avventure con donnine e trans per evitare di occuparsi dei problemi seri del paese.
Noto anche nella blogosfera una certa aria di stanchezza, di depressione e di rassegnazione, favorita anche dai malanni di stagione o della.... "seconda giovinezza", atmosfera ravvivata solo a tratti da qualche lieto evento come il compleanno di Riri, i progressi dei vostri cuccioli e qualche bel racconto di viaggio o di fantasia.
Perciò, bando alle tristezze, voglio strapparvi un sorriso con alcune ricette trovata nel mio libro " Erbe amiche" mentre cercavo le proprietà terapeutiche di una pianta che tutti potrete reperire facilmente: il ROSMARINO (Rosmarinus officinalis)

Prima un po' di storia

La fama di questa pianta supera di gran lunga quella di ogni altra erba. Fino al Rinascimento era considerata una vera panacea universale. Gli venivano attribuite la facoltà non solo di guarire ogni malattia, ma anche di ridare la giovinezza.
Questo potere mitico è legato alle vicende della settantaduenne regina Elisabetta d'Ungheria, vissuta nel XIV sec., che ridotta agli estremi dalla gotta e dai reumatismi, riuscì a ritrovare, grazie ad un preparato chiamato "acqua di rosmarino", il vigore dei vent'anni e a sedurre il re di Polonia. Altri regnanti pare abbiano tratto giovamento da quest'acqua: tra i più famosi Luigi XIV, guarito da un reumatismo che lo affliggeva alle braccia e alle spalle. Madame de Sévigné ne faceva largo uso e affermava che era un ottimo rimedio contro la tristezza e tutti i dispiaceri ;)
La nostra epoca moderna , più realista, riconosce al rosmarino un'azione stimolante e tonica certa, lo raccomanda per migliorare la circolazione del sangue, stimolare la digestione, accrescere il tono da surmenage fisico ed intellettuale e dei convalescenti, stimolare la funzione biliare ed epatica. E' prezioso anche contro emicranie,vertigini, palpitazioni, insonnia, nervosismo e disturbi intestinali legati ai disturbi di cui sopra.

Ed ora alcune ricette:

Elisir di giovinezza: la famosa " acqua di rosmarino" della regina Elisabetta d'Ungheria si prepara facendo bollire per 2 minuti 50 g di rametti di rosmarino in 1 l. di buon vino e bevendone 1 o 2 tazzine al dì.

Contro la febbre leggera: bollire 2 minuti 40 g. di foglie di rosmarino in 1 l. d'acqua. 3 o 4 tazzine al giorno

Contro la debolezza: bollire in 1 l. d'acqua 30 g. di menta piperita e 30 g di foglie di rosmarino. 3 tazzine al giorno

Contro gli ascessi: il decotto con 30 g di foglie per litro d'acqua.

Contro il torcicollo: il cataplasma caldo

Contro il catarro bronchiale: suffumigi con foglie di rosmarino

Per un bagno tonificante: un rametto di rosmarino aggiunto all'acqua.

Se poi queste ricette non avessero l'effetto desiderato non me ne volete, ma sono sicura che male non vi faranno e magari sarete meno tristi.

P.S. Dimenticavo: il nome rosmarino (Rosmarinus officinalis) deriva dal latino ros marinus cioè rugiada del mare perché questa pianta cresce spontanea sulla riva del mare

venerdì 23 ottobre 2009

Povera scuola!

Approfitto di una tregua nel cattivo funzionamento del mio blog per portare all'attenzione di chi ancora mi legge questi post dal blog di Gabriele, nel caso vi fossero sfuggiti. Sono amare considerazioni che mi coinvolgono come ex insegnante, come moglie , come mamma, come nonna e come amica vostra e dei vostri figli, perché i problemi della scuola non si possono risolvere tagliando in modo sconsiderato su tutto e soprattutto sulla scuola pubblica, mortificando gli insegnanti e scaricando su di loro tutti i mali del paese e della scuola. Gli effetti delle riforme a colpi di decreti e di proclami che si stanno facendo ora si vedranno fra qualche anno e li pagheranno i nostri figli e nipoti. Meditate gente, meditate.

la musica è finita... gli amici se ne vanno... e tu...


La fine del Diritto


Questa è invece la lettera di un insegnante rivolta al nostro ministro dal sito di rete scuole

mercoledì 21 ottobre 2009

Blog temporaneamente chiuso

Causa infortunio, cattivo funzionamento, manutenzione ecc....ecc....

domenica 18 ottobre 2009

Missioni lontane e vicine

Oggi si celebra la giornata Missionaria Mondiale.
Ho tanti amici, religiosi e laici che prestano la loro opera in numerose missioni sparse nel mondo. I più cari sono Peppo e Adriana di cui vi ho parlato in questo post e nei 2 successivi a proposito del progetto che stanno attuando a S. Nicolas in Ecuador e che trovate anche nella barra qui a fianco. Tuttavia l'evoluzione e l'aumento del fenomeno dell'immigrazione clandestina e non nel nostro paese in questi ultimi mesi, proprio dai paesi lontani dove svolgono la loro missione, mi induce a fare una seria riflessione.
Ormai non basta più, per tacitare le nostre coscienze, un'offerta ogni tanto, per aiutare quelle popolazioni e le Missioni nel loro paese, perché tutti, credenti e non, siamo chiamati a cooperare in una Missione molto più grande e più vicina, qui nel nostro paese, aiutando queste persone ad integrarsi, a diventare italiani, a ritrovare la loro dignità di persone, rinunciando ai nostri piccoli e grandi egoismi per ritrovare la stima anche in noi stessi.

venerdì 16 ottobre 2009

Di razze ce n'è una sola: quella umana

Dopo aver letto il bel post di Jasna e aver fatto una piccola ricerca su internet per cercare una leggenda sulla creazione dell'uomo sono arrivata ad un sito che riporta il Manifesto degli Scienziati italiani contro il razzismo
Di razza umana ce n'è una sola. Un concetto semplice, che nel 2008 dovrebbe appartenere al bagaglio culturale di ciascuno di noi. Ma purtroppo, come le recenti vicende di cronaca insegnano, non è così.


Questa, amara, considerazione ha spinto il gruppo degli scienziati italiani Contro ogni razzismo, durante un meeting tenutosi in provincia di Pisa, a scrivere il Manifesto degli Scienziati Antirazzisti 2008. L'iniziativa è sostenuta dalla Regione Toscana e punta a raccogliere le adesioni del maggior numero possibile di studiosi.


''Le razze umane non esistono. L’esistenza delle razze umane è un’astrazione derivante da una cattiva interpretazione di piccole differenze fisiche fra persone, percepite dai nostri sensi, erroneamente associate a differenze 'psicologiche' e interpretate sulla base di pregiudizi secolari. Queste astratte suddivisioni, basate sull’idea che gli umani formino gruppi biologicamente ed ereditariamente ben distinti, sono pure invenzioni da sempre utilizzate per classificare arbitrariamente uomini e donne in 'migliori' e 'peggiori' e quindi discriminare questi ultimi (sempre i più deboli), dopo averli additati come la chiave di tutti i mali nei momenti di crisi'', recita un quanto mai chiaro Articolo 1 del Manifesto.
I primi firmatari sono nomi di primo piano della scienza, tra i quali spicca il Premio Nobel Rita Levi Montalcini, Francesco Remotti, Elena Gagliasso, Alberto Piazza e tanti altri.

Sembrano lontani i tempi del Manifesto della Razza, sottoscritto nel 1938 da professori universitari italiani, che rappresenta una delle pagine più cupe della storia di questo Paese. Ma dopo settanta anni il mondo accademico è chiamato a dare un segnale diametralmente opposto, perché il razzismo è ancora tra noi. Anche se, come ricorda all'articolo 7, ''il razzismo é contemporaneamente omicida e suicida''.

Fonte: Peace Reporter
Per chi vuol conoscere gli altri articoli di questo manifesto Può cliccare
QUI

venerdì 9 ottobre 2009

Il decalogo dell'anziano: note a margine di una gita in bici

Probabilmente quella di mercoledì è stata la mia ultima impegnativa gita cicloturistica del 2009, ma decisamente una delle migliori, anche per le emozioni e le sensazioni provate. In questo autunno un po' anomalo che conserva un po' di nostalgia dell'estate, Gabriele ed io abbiamo percorso questo tratto della ciclabile Brescia-Cremona, fino a Pontevico, attraversando la fertile campagna della Bassa Bresciana, riscoprendo luoghi della memoria storica del nostro territorio e della nostra vita, che credevo dimenticati, cercandone inutilmente altri, cancellati per sempre dalla mano dell'uomo e provando per questo una delusione indescrivibile, come se mi fosse stato strappato un pezzo della mia vita. La ciclabile percorre per un buon tratto l'incantevole Parco del fiume Strone di cui potrete vedere alcune belle immagini e la mappa cliccando QUI in attesa di poter vedere quelle scattate da Gabriele.
Beh, dopo questi 85 km,posso dichiararmi fiera di aver superato anche questa prova alla mia non più verde età, in cui cerco di osservare questo simpatico decalogo affisso su una casetta di legno in un'area di sosta chiamata Mulino della Buca lungo questa ciclabile, nei pressi di Offlaga. Per leggerle meglio è necessario cliccare sulla foto per ingrandirla


P.S. 10 novembre 2009 .
Finalmente sono riuscita a caricare le foto di questa bella gita QUI



lunedì 5 ottobre 2009

EQUILIBRI


Ieri Gabriele ed io, al termine di una splendida gita in bici intorno al lago d'Iseo, in una giornata magnifica dove tutto sembrava esaltare le meraviglie della natura, incorniciate in una finestra di roccia aperta sul lago d’Iseo, lungo il percorso ciclo-turistico Vello-Toline, sulla sponda bresciana del lago, abbiamo trovato questa curiosa scultura, composta da sassi che .....parlavano. Ecco cosa raccontano:

“Siamo Figli di questa Valle, migliaia di anni orsono, siamo stati strappati dal ventre di queste montagne… Il ghiaccio prima e le inondazioni poi, ci hanno trasportato e sotterrato nei terreni della Bassa, DOVE Uomini operosi con l’Amore per la Terra, la loro Forza e quella dell’Aratro, ci hanno ritrovato… Ora siamo qui a testimonianza delle nostre Origini, per ricordare e ricordarvi che nulla si crea e nulla si distrugge… ma tutto si TRASFORMA!
Abbiate cura di questa TERRA perché è l’unica che abbiamo.

Dedicato a chi percorre questo sentiero in cerca di un EQUILIBRIO interiore e a
chi questo Equilibrio già l’ha trovato”



Grazie all'anonimo autore di questa autentica opera d'arte, quasi un inno alla natura e un appello all'umanità che ha il dovere di mantenere in essa l'equilibrio che ci è stato donato.


Per vedere tutte le fotografie di questa gita in Bici intorno al lago d'Iseo cliccate QUI

domenica 4 ottobre 2009

A FRANCESCA


Quando don Raffaele il giorno del tuo Battesimo chiese ai tuoi genitori il motivo della scelta del tuo nome risposero che lo avevano scelto perché si sentivano particolarmente legati alla figura di S.Francesco d'Assisi. Perciò oggi ricorre anche il tuo primo onomastico, nonostante di Sante al femminile col tuo nome sul calendario ce ne siano a bizzeffe.
E' una giornata importante questa, anche perché il Parlamento italiano, con la Legge 10 febbraio 2005 n. 24, ha riconosciuto "il 4 ottobre quale solennità civile e giornata della pace, della fraternità e del dialogo tra appartenenti a culture e religioni diverse, in onore del Patrono speciale d'Italia, San Francesco d'Assisi".
Francesca significa anche “donna libera” per questo ti auguro di portare il tuo nome con orgoglio e di riuscire a diventare anche tu portatrice di pace, di serenità e di amore verso tutti gli esseri viventi, libera da ogni condizionamento negativo e sempre con la gioia nel cuore.
Ci sono tante canzoni moderne dedicate a Francesca, ma io preferisco dedicare a te e ai tuoi genitori che hanno scelto questo bellissimo nome, il video della preghiera di S. Francesco interpretata da Claudio Baglioni, le cui splendide immagini sottolineano efficacemente il testo di Fratello sole e Sorella luna, tratto dal Cantico delle Creature.

La tua nonna Luigina

giovedì 1 ottobre 2009

1 ottobre 1956

Allora l'anno scolastico iniziava, per tutti, il 1° ottobre, ma per me, vivace alunna di seconda elementare, oltre ad essere il primo giorno di scuola era un giorno speciale.
Quel mattino non stavo più nella pelle per l'agitazione e non riuscivo a stare ferma in quell'enorme banco di legno che mi sembrava una prigione e cercavo una scusa per uscirne, ma le regole erano severissime e i castighi per chi le trasgrediva durissimi. L'unica possibilità concessa dalla maestra per uscire da quel banco senza il suo permesso, durante la lezione, era di andare al cestino vicino alla cattedra per temperare la matita.
Presi allora dall'astuccio il robusto temperino di metallo e la matita nuova, già temperata la sera precedente, quando avevo dovuto preparare la cartella da sola, e mi avviai al cestino.
Temperavo forsennatamente la matita finché la punta si rompeva, lanciando ogni tanto un'occhiata alla mia maestra, intenta a guardare i nostri quaderni. Temperavo, temperavo e la matita si accorciava sempre più. Ad un certo punto:
- Luigina hai finito di temperare quella matita? Hai intenzione di consumarla tutta?
Le parole della maestra mi fecero trasalire, le mie mani cominciarono a sudare e la matita cadde nel cestino. Lei mi guardò mentre affannata la cercavo fra le carte e i trucioli di legno e accorgendosi della mia agitazione:
- Che ti succede Luigina?
- Succede... succede ... che mi è nato un fratellino..Alberto. Risposi d'un fiato, col mozzicone di matita recuperato nel cestino fra le mani, sgranando gli occhi per scorgere la reazione della maestra. Ma non feci in tempo a vederla: mi ritrovai stretta in un abbraccio contro il suo petto, circondata da 40 bimbe col grembiulino nero che si erano catapultate fuori dai banchi, senza il suo permesso, per farmi festa, vedendo che lei aveva deposto la sua aria severa per lasciare il posto ad un largo sorriso di partecipazione alla mia gioia.
Da allora fratellino sono passati 53 anni, le nostre vite si sono unite, separate e riunite fisicamente e... ideologicamente molte volte.
Del giorno della tua nascita non esistono fotografie, solo questa immagine rimasta stampata nella mia mente, che ho tentato di descriverti, come se fosse quel 1° ottobre e che ti dedico per augurarti uno speciale BUON COMPLEANNO e per dirti che ti voglio sempre bene come allora.